M5S game over, Renzi missione compiuta?
In Italia, i tre maggiori partiti sono
guidati da personaggi (Renzi, Grillo e Berlusconi) che non fanno parte
del Parlamento. A dire il vero, forse non dovremmo parlare dei
‘maggiori’ partiti, ma dei ‘partiti’, visto che uno sbarramento all’8%
potrebbe cancellare UDC / Scelta Civica, Fratelli d’Italia e SEL, come
anche la Lega non esiste in 2/3 dell’Italia.
Partiti (PD, M5S e PdL) che neanche s’è
ben capito come funzionino in termini di democrazia interna, visto che
tra i Democratici non c’è segretario o premier che resista un anno uno,
che senza Beppe Grillo e il suo portale Cinque Stelle dovrebbero
riorganizzarsi da zero, che l’esodo di NCD è dovuto anche al peso dei
Berluscones nel partito.
Intanto, Obama benedice Matteo Renzi, lo spread si mantiene ai minimi, la Germania non è più mordace. Perchè?
Perchè ‘questa sinistra’ piace. All’estero piace.
E non parliamo solo della benedizione del Time, del 2009, quando Mattteo Renzi venne definito da Jeff Israely come l’Obama italiano, “un praticante cattolico che rappresenta la speranza di cambiamento dei Democratici”.
E non parliamo solo della benedizione del Time, del 2009, quando Mattteo Renzi venne definito da Jeff Israely come l’Obama italiano, “un praticante cattolico che rappresenta la speranza di cambiamento dei Democratici”.
Mette spalle a muro Roma con suoi debiti e
il suo degrado … mentre c’è da privatizzare sul serio l’AMA e mentre la
lungimirante Gaz de France – Suez che ha acquistato e occupato il suo
bel palazzone (già dei sindacati …) sul Lungotevere ggià da una decina
d’anni …
Rinuncia a realizzare opere pubbliche (in
toto, in parte o delegando) come per la TAV in Val di Susa, per i No
Canal a Milano, per la gestione mediatica della Terra dei Fuochi e del
pentito Carmine Schiavone, per i gasodotti in Puglia: meno tensioni
sociali e lauti affari per i territori adiacenti (Francia, Milano est,
ciclo dei rifiuti emilromagnolo, Molise) …
Parla di scuola strizzando l’occhio agli
edili, di università guardando al turismo degli scambi culturali, di
lavoro pensando alle Coop, di Sanità con nostalgia per le mutue, di
‘rottamazione’ ma non di pensionamenti.
Ma, soprattutto, quel che piace (all’estero) di Matteo Renzi e del nuovo corso populista (ndr. visitare una scuola alla settimana rievoca i fasti totalitari di Benito e Josip) è la possibilità di frantumare il ‘polo’ Cinque Stelle ed incassarne parte dei cocci alle prossime elezioni.
Missione sostanzialmente compiuta: se
18.000 voti on line possono defenestrare quattro senatori eletti, la
democrazia non è tra noi.
Se, poi, Beppe Grillo riesce a commentare «così si terranno i 20 mila euro al mese», siamo ben oltre. Non a caso i Cinque Stelle espulsi ed i ‘dissidenti’ parlano di «fascisti» e «cannibali», mentre i media annunciano il ‘rischio scissione’.
Se, poi, Beppe Grillo riesce a commentare «così si terranno i 20 mila euro al mese», siamo ben oltre. Non a caso i Cinque Stelle espulsi ed i ‘dissidenti’ parlano di «fascisti» e «cannibali», mentre i media annunciano il ‘rischio scissione’.
Forse non ‘fascisti’ – anche se giubilare
un parlamentare è da Neolitico – ma se non ‘cannibali’,
probabilmente ’dilettanti’, visto che una giubilazione /scissione è la
cosa politicamente meno opportuna, se sul tavolo di Renzi c’è il piano nomine di 350 nuovi manager,
dalle Poste a Eni, in cui, per la prima volta da 12 anni, un governo di
centrosinistra deve decidere i vertici delle aziende di Stato. Ecco la
fretta di ‘avvicendare’ Enrico Letta …
Figuriamoci, poi, a regalare alla
maggioranza di Renzi al Senato quei 20-30 senatori che servono per
formare un governo di ‘sinistra’ anzichè di ‘larghe intese’ e che – se
restassero nel M5S – dovrebbero dire addio alla politica in un anno o
due, vista la riforma che si prevede per il Senato e la debolezza
dimostrata dal Cinque Stelle a livello regionale e di radicamento dei
parlamentari al territorio.
Secondo La Repubblica, “Pippo Civati, per dire, già si lecca i baffi: l’area del nuovo centrosinistra è a quota 23 senatori” … e, secondo buon senso, nel giro di un anno buona parte dell’anima ‘di sinistra’ dei M5S sarà in un modo o nell’altro ritornata all’ovile. Cosa ne sarà del resto dei Grillini, è difficile dirlo, ma non è improbabile che Lega e Fratelli d’Italia non possano recuperare qualche punto in percentuale …
Secondo La Repubblica, “Pippo Civati, per dire, già si lecca i baffi: l’area del nuovo centrosinistra è a quota 23 senatori” … e, secondo buon senso, nel giro di un anno buona parte dell’anima ‘di sinistra’ dei M5S sarà in un modo o nell’altro ritornata all’ovile. Cosa ne sarà del resto dei Grillini, è difficile dirlo, ma non è improbabile che Lega e Fratelli d’Italia non possano recuperare qualche punto in percentuale …
Ormai la frittata è fatta, i Cinque
Stelle hanno scelto tra l’essere forza ‘parlamentare’ – in cui le
decisioni escono dal gruppo degli eletti – ed il rimanere un esperimento
di net-democracy – dove il consenso si coagula in questioni ridotte ai
minimi e mutevoli termini di un click.
D’altra parte, è dato di fatto che i Cinque Stelle non siano riusciti ad aggregare – in quest’anno di legislatura – una think tank di esperti (blogger o accademici che siano) per sostenere il lavoro dei parlamentari.
D’altra parte, è dato di fatto che i Cinque Stelle non siano riusciti ad aggregare – in quest’anno di legislatura – una think tank di esperti (blogger o accademici che siano) per sostenere il lavoro dei parlamentari.
Game over, caro Beppe. Chi troppo vuole, nulla stringe.
originale postato su demata
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